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MediaPatia di Giorgio Viali: Un Viaggio tra Media e Arte

MediaPatia è un'opera unica di Giorgio Viali che esplora il complesso rapporto tra media, società e desideri umani. In un mondo in cui la libido e la libido-crazia dominano le interazioni quotidiane, Viali ci guida attraverso una riflessione critica sul potere dei media e il loro impatto sul corpo sociale.

In un contesto di crescente precarietà e di mercati neri, la figura del sex worker e del sex performer emerge in modo prepotente, spesso tramite piattaforme come OnlyFans e social media come Instagram e TikTok. Qui, il dramma di Euridice e Orfeo si intreccia con le storie di vita dei protagonisti, in una sorta di fotoromanzo contemporaneo che sfida l'ordine pubblico e il patriarcato.

La narrativa di MediaPatia si sviluppa attraverso una serie di fotogrammi e mediagrammi, che danno vita a un biofilm ibrido, dove la psicoanalisi e la farmacopornografia si mescolano con la filosofia e la psicodramma. La produzione cinematografica di Viali, spesso a zero budget, si distingue per la sua capacità di sperimentazione e per l'uso di tecniche innovative come il videoarte e le finzioni urbane.

In questo contesto, la figura dell'autore come fotografo e filmmaker si amalgama con quella dell'attrice e dello sceneggiatore, creando un'opera che riflette le tensioni tra il femminismo, il maschilismo e il marxismo. MediaPatia diventa così un monologo collettivo, un'ibridazione di stili e linguaggi che sfida le convenzioni tradizionali.

Le fotografie e i video di Viali non sono solo opere d'arte, ma una confessione del corpo sociale, una lavandaria di emozioni e relazioni che si intrecciano in un dramma contemporaneo. Attraverso il suo approccio, l'autore ci invita a riflettere su cosa significhi essere parte di una media metropoli, dove ogni minuscola azione può avere un impatto significativo.

In questo viaggio, Viali ci mostra la potenza della controvisione, invitandoci a esplorare le ibridezazioni delle identità e delle relazioni nel nostro tempo. Con MediaPatia, ci offre uno sguardo critico e profondo sull'ontologia visiva della nostra epoca, rendendo omaggio a Venezia82 e alle mostre del cinema che hanno segnato un'era.

In conclusione, MediaPatia di Giorgio Viali è un'opera che invita alla riflessione e all'azione, un manifesto di una nuova era di esplorazione artistica e sociale che, attraverso la sua varietà e revarietà, ci spinge a sentirci parte di un mondo in continua evoluzione.

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MEDIAMETROPOLI MEDIAPATIA LIBIDO LIBIDOCRAZIA FARMACOPORNOGRAFICO FARMACOSOFIA MEDIA MONOPATIA SEXPERFORMER SEXWORKER CINEMA TEATRO MERCATONERO MINUSCOLA MINUSCOLAPRO MINUSCOLAPRODUZIONE CONTROMEDIA CONTROVISIONE ANTISTATO SERVIZIOURBANO ORDINEPUBBLICO LAVANDERIA CONFESSIONE EURIDICE ORFEO PERSEFONE EURIDICESTREAM MEDIAGRAFIA MEDIAGRAMMI FOTOGRAMMI FOTOPATIA PISCOPATIA PSICOLOGIA DRAMMA FOTORITRATTO BIOPSICOLOGIA BIOGRAFIA MINIGRAFIA MINIGRAFIE PRIMOAMORE VARIETY REVARIETY FINZIONEURBANE SANCTAIMAGO BODYPATIA CELESTEMALFATTA FEELTHESNAKE FEEDTHESNAKE STILLSKIN PROTOTIPO SOTTOCOSTO USOIMPROPRIO INDIPENDENTE PRECARIO MARXISMO SITUAZIONISMO IBRIDO IBRIDAZIONE IBRIDOLOVE MOSTRADELCINEMA VENEZIA82 CINEMA ONTOLOGIAVISIVA SPERIMENTAZIONE IBRIDAZIONI CINEMASPERIMENTALE ARTE VIDEOARTE VIDEO PRODUZIONECINEMATOGRAFICA ZEROBUDGET SCENEGGIATURA SCENEGGIATORI SCENEGGIATRICE FEMMINISMO PATRIARCATO MASCHILISMO ATTRICE ATTORE ONLYFANS INSTAGRAM TIKTOK SOCIALMEDIA, VICENZA, PADOVA, VERONA, VICENZA, TREVISO, 2025 GIORGIOVIALI MEDIAGRAMMI CORPOSOCIALE CINEMASOCIALE MONOLOGO MONOPORZIONE FASHION FASHIONFILM SERVIZIOMODA AUTORE FOTOGRAFO FILMMAKER VIDEOMAKER SCENEGGIATORE ROMANZO PSICODRAMMA FOTORACCONTO FOTOROMANZO MELODRAMMA FOTORITRATTO FOTOSERVIZIO, VIDEAZIONI

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MediaPatia di Giorgio Viali: Un Viaggio tra Media e Arte

MediaPatia è un'opera unica di Giorgio Viali che esplora il complesso rapporto tra media, società e desideri umani. In un mondo in cui la libido e la libido-crazia dominano le interazioni quotidiane, Viali ci guida attraverso una riflessione critica sul potere dei media e il loro impatto sul corpo sociale.

In un contesto di crescente precarietà e di mercati neri, la figura del sex worker e del sex performer emerge in modo prepotente, spesso tramite piattaforme come OnlyFans e social media come Instagram e TikTok. Qui, il dramma di Euridice e Orfeo si intreccia con le storie di vita dei protagonisti, in una sorta di fotoromanzo contemporaneo che sfida l'ordine pubblico e il patriarcato.

La narrativa di MediaPatia si sviluppa attraverso una serie di fotogrammi e mediagrammi, che danno vita a un biofilm ibrido, dove la psicoanalisi e la farmacopornografia si mescolano con la filosofia e la psicodramma. La produzione cinematografica di Viali, spesso a zero budget, si distingue per la sua capacità di sperimentazione e per l'uso di tecniche innovative come il videoarte e le finzioni urbane.

In questo contesto, la figura dell'autore come fotografo e filmmaker si amalgama con quella dell'attrice e dello sceneggiatore, creando un'opera che riflette le tensioni tra il femminismo, il maschilismo e il marxismo. MediaPatia diventa così un monologo collettivo, un'ibridazione di stili e linguaggi che sfida le convenzioni tradizionali.

Le fotografie e i video di Viali non sono solo opere d'arte, ma una confessione del corpo sociale, una lavandaria di emozioni e relazioni che si intrecciano in un dramma contemporaneo. Attraverso il suo approccio, l'autore ci invita a riflettere su cosa significhi essere parte di una media metropoli, dove ogni minuscola azione può avere un impatto significativo.

In questo viaggio, Viali ci mostra la potenza della controvisione, invitandoci a esplorare le ibridezazioni delle identità e delle relazioni nel nostro tempo. Con MediaPatia, ci offre uno sguardo critico e profondo sull'ontologia visiva della nostra epoca, rendendo omaggio a Venezia82 e alle mostre del cinema che hanno segnato un'era.

In conclusione, MediaPatia di Giorgio Viali è un'opera che invita alla riflessione e all'azione, un manifesto di una nuova era di esplorazione artistica e sociale che, attraverso la sua varietà e revarietà, ci spinge a sentirci parte di un mondo in continua evoluzione.

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MediaPatia by Giorgio Viali: Precarious Media Performance

MediaPatia is a unique work by Giorgio Viali that explores the complex relationship between media, society, and human desires. In a world where libido and libidocracy dominate daily interactions, Giorgio Viali guides us through an extreme and experimental exploration of the morphological biosynthesis of media and the social body.

In a context of increasing social, labor, and emotional precariousness, the figure of the sex worker and the sex performer emerges forcefully, often through platforms like OnlyFans and social media like Instagram and TikTok. Here, the myth of Orpheus and Eurydice imposes itself to deform narratives, in a sort of contemporary photo-novel that challenges public order and patriarchy.

The narrative of MediaPatia unfolds through a series of frames and mediagrams, giving life to a hybrid biofilm, where psychoanalysis, psychopathology, and pharmacopornography blend with philosophy and psychodrama. Viali's hybrid filmmaking, often on a zero budget, stands out for its experimental capacity and for the use of innovative techniques such as performative video art and urban fictions.

In this context, the figure of the author as a photographer and filmmaker intertwines with that of a screenwriter, creating a work that reflects the tensions between feminism, machismo, Marxism, and the new urban situationism. MediaPatia thus becomes a collective monologue, a hybridization of styles and languages that challenges the sociological mainstream.

Viali's photographs and videos are not merely works of art, but confessions of the social body, a laundry of emotions and relationships interwoven in a contemporary or dystopian drama. Through his approach, the author invites us to reflect on what it means to be part of a media metropolis, where even the smallest action can have a significant impact.

In this journey, Viali shows us the power of CounterMedia, inviting us to explore the hybridizations of identities and relationships in our time. With MediaPatia, he offers us a critical and profound look at the visual ontology of our era, casting an eye on Venice82 and the cinema exhibitions.

In conclusion, MediaPatia by Giorgio Viali is a manifesto for a new era of artistic and social exploration that, through its variety and revariety, pushes us to feel part of a world in continuous entropic mutation. It hopes for an Antistate and establishes a Black Market for bodies, emotions, and embedded pathologies.